S’impara
soltanto
divertendosi.
Anatole France, 1881
Prerequisiti agli Apprendimenti
I bambini dell’ultimo anno della scuola d’infanzia possiedono alcune competenze fondamentali per il successivo apprendimento della lettura e della scrittura.
Quando si parla di prerequisiti, si devono distinguere le condizioni di carattere generale che possono interessare tipi diversi di apprendimento, come per esempio la funzione di percezione visiva e uditiva, la memoria, il linguaggio e molte altre, da quelle specifiche delle abilità di base che interessano in modo più diretto determinate abilità. Un bambino che deve affrontare l’apprendimento scolastico deve possedere in misura idonea sia gli uni che gli altri.
Il quesito di base è:
“Quando il bambino è pronto per cominciare ad apprendere le strumentalità di base?”
Di seguito vengono riportati i prerequisiti all’apprendimento di lettura e scrittura riconosciuti come i più rilevanti e pertinenti:
- sviluppo intellettivo adeguato;
- adeguate capacità di memoria uditiva e visiva a breve e a lungo termine;
- adeguate funzioni attentive;
- competenza linguistica e metafonologica (riflessione sui suoni linguistici) raggiunta;
- capacità di operare un decentramento attentivo dagli aspetti relativi alla semantica alla veste sonora delle parole;
- adeguata discriminazione uditiva e visiva;
- adeguata integrazione visivo-uditiva e visuo-motoria;
- lavoro seriale sinistra-destra;
- sviluppo percettivo visuo-gnosico per l’individuazione, la memorizzazione, la riproduzione delle forme grafiche della scrittura e la capacità di stabilire rapporti tra le forme del linguaggio orale e quelle del linguaggio scritto;
- competenze adeguate nell’ambito grafo-motorio;
- capacità di cogliere la successione dei segni nello spazio, la loro seriazione in un ordine e in un senso dato;
- patrimonio esperienziale;
- motivazione e desiderio favorevoli alla comunicazione scritta;
- sviluppo emotivo e sociale adeguato, che rendano il bambino capace di attenzione, cooperazione e interesse verso nozioni nuove;
- scolarità nella norma.
Il possesso di questi prerequisiti mette il bambino all’inizio della scolarizzazione in condizioni di apprendere con successo le strumentalità di base, di avere un approccio costruttivo e gratificante con la scuola e quindi di sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti dello studio lungo tutta la sua carriera scolastica.
Tuttavia non tutti i bambini iscritti alla prima classe della scuola primaria hanno raggiunto il livello di sviluppo necessario ad un efficace adattamento alle nuove richieste imposte dall’ambiente scolastico. L’insuccesso a questo livello scolastico è preoccupante, in quanto spesso porta con sé stati di demotivazione, di disadattamento e di emarginazione; inoltre compromette gli apprendimenti successivi, ampliando in tal modo la disparità di livello tra gli alunni.
Gli screening sono indagini preventive eseguite durante l’ultimo anno della scuola d’infanzia, che permettono l’identificazione precoce di bambini a rischio nelle abilità indagate, ossia che ottengono prestazioni al di sotto della media dei coetanei, offrendo un’opportunità di intervento prima che tali difficoltà incidano sul loro percorso scolastico.
È necessario che gli insegnanti siano formati e informati sui meccanismi che entrano in gioco nei processi di apprendimento e siano aiutati ad individuarli correttamente attraverso strumenti idonei, con obiettivi precisi nella formulazione dei piani di lavoro.
Oltre ad identificare i soggetti a rischio, le cui prestazioni si discostano notevolmente dall’andamento di quelle dei coetanei, la logopedista propone alcune attività da poter svolgere all’interno della classe per stimolare le competenze più carenti, suggerendo modalità di intervento compatibili con il lavoro in classe. Gli insegnanti stessi svolgono un ruolo attivo nella didattica per il superamento di eventuali ostacoli attraverso piani di lavoro programmati e mirati. Diventa perciò importante che tutti gli insegnanti siano sensibilizzati, che la scuola risponda con professionalità e responsabilità ai bisogni dei bambini in difficoltà e che in questo sia affiancata da personale competente.
Una valutazione precoce dei prerequisiti fondamentali per l’apprendimento della lettura e della scrittura è utile nei bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
I disturbi di apprendimento sono influenzati da fattori maturativi, cognitivi, prassici, gnosici, linguistici, affettivi e socio-culturali. Si tratta di indici essenziali per valutare quanto primitivo e radicato è il problema del bambino. Il colloquio con i genitori permette di ottenere queste e altre informazioni utili, per esempio se in famiglia si erano presentati altri casi simili di difficoltà, o quale è l’atteggiamento dei genitori di fronte alle difficoltà del figlio.
Dopo un’attenta valutazione logopedica può venire avviato un percorso di terapia o possono essere fornite delle indicazioni su ulteriori necessari approfondimenti specialistici.
Analogamente a quanto accade per la famiglia, anche la scuola può offrire informazioni preziose ed essere coinvolta in un progetto collaborativo di diagnosi ed intervento. Sulla base delle esigenze emerse in fase valutativa vengono predisposti, in accordo con la scuola, mirati interventi psico-pedagogici e di didattica volti ad accelerare lo sviluppo di tali abilità.
Non è possibile prevedere se i bambini identificati dallo screening come “bambini a rischio di insuccesso scolastico” svilupperanno Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) in età scolare. La speranza è che, identificati precocemente e trattati con programmi mirati, possano evolvere favorevolmente e giungere alla scuola primaria pronti per affrontare i compiti specifici dell’apprendimento.
Scritto da Dott.ssa Elena Ferino in collaborazione con Dott.ssa Roberta Perosa
Lo Studio Logopedia Eulalia di Padova offre il trattamento di questo servizio